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Costa Rei, un entroterra tutto da scoprire
La vocazione turistica più conosciuta della Sardegna è certamente balneare, le sue coste rocciose, i suoi arenili bianchi, il suo mare variegato, sono noti e apprezzatissimi.
La vera anima sarda, però, è altrove, è nelle sue montagne, nei suoi boschi profumati, nelle sue foreste ombrose, nei suoi pascoli, dove ancora s’incontrano i pastori con i greggi di pecore. Questa tradizione, più terrestre che marinara, la ritroviamo nelle moltissime ricette a base di carni ovine e suine, nei formaggi delicati e saporiti, nei dolci con il miele.
L’entroterra di Costa Rei è un luogo tutto da scoprire, vi sono itinerari e percorsi che permettono al turista di apprezzare paesaggi insospettati e meravigliosi, di svelare, così, l’altra faccia dell’Isola. Una zona molto apprezzata è quella del Monte dei Sette fratelli. Si tratta di un’ampia aerea forestale di grande interesse naturalistico.
Il monte fa parte del Parco dei Sette fratelli, insieme con altre due cime: il Monte Genis e il Monte Serpeddì. I percorsi a piedi e in mountain bike sono molti e di differenti gradi di difficoltà. Qui la natura è davvero incontaminata e subito ci si trova immersi nelle foreste di lecci, di querce, di mirto, erica, alaterno, lillastro, ginepri, e di corbezzoli, il loro profumo è intenso e penetrante e si espande tutt’intorno. Percorrendo i sentieri si possono facilmente scorgere molti animali che abitano quei boschi, tra questi vi sono cinghiali, martore, lepri, conigli, gatti selvatici.
- Nuraghe Asoru o Basoru
Sulle cime si vedono volteggiare le grandi ali dell’aquila reale, e nidificano il falco pellegrino e l’astore sardo. Sono stati reintrodotti il muflone e il cervo sardo. Vi sono percorsi molti abbordabili e privi di serie difficoltà e altri consigliati solo a chi è davvero esperto, come quello: Italia Castiadas – Campuomu.
La morfologia del Parco è molto varia, aspettatevi di trovarvi davanti ad una natura davvero selvaggia e forte.L’erosione ha modellato le rocce creando vertiginosi strapiombi e salti nel vuoto. S’incontrano strette gole, con pareti a picco, scavate dalle acque, come Baccu Angiulus la Gola del Rio Picocca o le valli fluviali incassate tra i roccioni. Se visiterete la Foresta dei Sette fratelli in primavera, rimarrete davvero ammaliati dalla meraviglia della macchia mediterranea, dall’esplosione dei suoi colori, così vividi e squillanti. Infatti, si potranno apprezzare i fiori di: ginestra di Corsica, digitale rosa, pratolina spatolata, verbasco di Sardegna e zafferano minore.
In zona non mancano le locande e bed and breakfast, dove è possibile alloggiare e gustare i piatti che caratterizzano quest’angolo meraviglioso di Sardegna. Vi sarà proposta una cucina semplice dai sapori autentici, con pane cotto in casa e fatto con la semola di grano duro, i salumi, le carni di capre e maiali del luogo, i dolci tradizionali e immancabilmente il liquore di mirto o il “filu ‘e ferro”.